Il Whistleblowing è un istituto introdotto dal D.Lgs n. 24/2023 che ha attuato la Direttiva UE 2019/1937, riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell’Unione e delle disposizioni normative nazionali.
Con questo termine s’intende la rivelazione spontanea da parte di un soggetto, detto “segnalante” di un illecito o un’irregolarità commessa all’interno dell’azienda, del quale lo stesso sia stato testimone nell’esercizio delle proprie funzioni. Il segnalante spesso è un dipendente, ma può anche essere una terza parte, per esempio un fornitore o un cliente. Costituiscono segnalazioni whistleblowing quelle compiute da un lavoratore che, nello svolgimento delle proprie mansioni, si accorge di situazioni, fatti, circostanze che, ragionevolmente, possono portare a ritenere che un’irregolarità o un fatto illecito si sia verificato. Il contenuto della segnalazione deve sempre rispondere alla salvaguardia dell’interesse all’integrità dell’azienda e, proprio per tale motivo, l’ordinamento conferisce al segnalante una serie di tutele.